martedì 28 aprile 2009

Comicon 2009- Un bilancio e due parole


Il Comicon quest'anno ha registrato il record di presenze sforando la capienza del castello e sono stati costretti a chiudere i cancelli e a chiamare la polizia per scoraggiare intenzioni di vero e proprio assalto. Affluenza sopra ogni aspettativa che smentirebbe crisi e collassi di vendite nel mondo del fumetto. Tutto questo è vero fino a un certo punto: nell'area degli editori non sembravano tutti contenti, aldilà delle vendite era spesso l'interesse a mancare e non regnava quindi l'area più allegra. Idem nella "Stanza", area dedicata alle autoproduzioni e ai piccoli indipendenti. Mi chiedo come mai tutta quella massa di persone a stento transitassero perlomeno nell'area suddetta e qualche risposta me la sono pure data: hanno intasato il passaggio per raggiungerla piazzando un postazione di "guitar hero" dove i più giovani si sfidavano in gran numero per emulare di saper suonare le loro hit; per raggiungere "La Stanza" non c'erano indicazioni sufficienti e quest'ultima era dannatamente buia al punto di scoraggiare più di qualcuno ad entrare. E' indubbio che la stragrande maggioranza del pubblico presente affluisca per l'interesse verso il cosplaying, i videogame, i giochi di ruolo, i gadget e via dicendo tutto quello che con il fumetto condivide molto poco. Il Comicon come manifestazione ha festeggiato i suoi 11 anni e con il tempo ha visto incrementare la presenza di questa tipologia di pubblico, è indubbio che la qualità della proposta culturale non sia mai calata ma l'avanzata di questi avventori coincide con il calo dell'interesse verso il fumetto. In ogni caso la presenza in queste fiere è fondamentale soprattutto per chi promuove le proprie cose, ancor di più quando le autoproduce e in questo senso l'apertura di spazi dedicati è stato significativo. Per quanto mi riguarda questi spazi vanno sfruttati proprio per allacciare il rapporto diretto con le persone, mettendosi in gioco e inventandosi le maniere più genuine per proporsi. Pensare che stare dietro a un banchetto basta a far in modo che la gente compri le tue cose è pura chimera. Da lettore ho sempre apprezzato persone che per "vendere" ti salutassero, ti spiegassero un pò di cose su quello che fanno, chi sono e senza comunque l'unica finalità del lucro. Da questo punto di vista io mi diverto sempre a queste fiere a "buttarmi" addosso a chi si avvicina perchè in fondo mi và di conoscere gente e comunicarci, così come faccio con le mie storie che rappresentano un' urgenza reale. Lo scoramento che spesso pervade i banchettari che si stressano per le mancate vendite ed ostentano quella terribile aria di sfiga è qualcosa da superare assolutamente. Non si vendono mica cose in cui non si crede, non si sta mica lavorando e basta: si stanno promuovendo le proprie idee, il proprio vissuto, la propria libertà!
E quando di fronte troviamo il muro non c'è da scoraggiarsi, tantissime altre saranno le persone che ci passeranno davanti! Fare fumetti ed arte in generale a me ha aiutato tantissimo ad uscire fuori sul mondo, pensando che comunque resto di fondo molto introverso se non una bestia asociale!
Tornando al Comicon spero che gli organizzatori ragionino sui risultati qualitativi di questa edizione e aggiustino un tantino il tiro: fumetto sempre in primo piano, meno confusione tra le varie anime della manifestazione e a questo punto i cosplay meritano un evento tutto loro. Per il resto il Comicon resta la manifestazione che preferisco e ringrazio gli organizzatori per resistere in quel contesto assai difficile che rimane il sud. E grazie ancora ad Alino, sempre disponibile e presente!
Al prossimo post con immagini dalla "Stanza" e quello che abbiamo combinato per vivercela meglio.

20 commenti:

Unknown ha detto...

prima di tutto complimenti per "Annetta", l'ho letto e apprezzato nel viaggio di ritorno. già ti dicevo della mia passione per il no word (e te lo dice uno sceneggiatore...)

secondo: sarebbe un bell'esperimento sociale organizzare un festival del comic&game...togliendo i comics. l'affluenza rimarrebbe la stessa?

terzo: ora ti linko nel mio blog.

rocco lombardi ha detto...

Ciao "SUperfedele"! (Spero non ti offenda!), è un vero complimento essere apprezzati da uno sceneggiatore (soprattutto cos' prolifico!) visto che in un noWord le sequenze e lo storytelling diventano fondamentali.
Sarebbe ora di festival di solo fumetto! BilBolBUl è l'esempio più lampante di come il fumetto da solo regge più che bene!
Benvenuto tra i miei link!
A presto e grazie ancora.

:A: ha detto...

Alex: ma un festival solo di fumetto no?
Perchè sempre 'sti cazzi di games?

rocco lombardi ha detto...

Bilbolbul per l'appunto...

:A: ha detto...

Non ci sono mai stato, Rocco, rimedierò l'anno prossimo.
Funziona?
Si vende, soprattutto?

rocco lombardi ha detto...

Vale la pena, niente Cosplayers,niente game, niente gadget, niente ressa...
Tante mostre sparse in città, grandi autori, poco mainstream, autori cult e sperimentatori...
Incontri, workshop e seminari...
Dediche degli autori, un solo banchettone con tutti i fumetti in Salaborsa, spazio gratutito per le autoproduzioni...
Non abbiamo fatto i grandi numeri per le vendite ma ne è valsa la pena...
Charles Burns, Thomas Ott, Toppi...
Consiglio caldamente!
A proposito, chi sei :A: ?

:A: ha detto...

OK, seguirò il consiglio, ma appunto, come temevo, vendite basse.

Chi sono? Un povero stronzo. Non badare a me. Anzi, grazie per le risposte.

Unknown ha detto...

rocco: superfedele, eccolo quà!

A: era una provocazione, non mi sono espresso bene. sai com'è, sono creeptico...

ViValdo ha detto...

ciao Rocco, piacere di averti rivisto. sono d'accordo con te. Proporrei di far entrare gratis i cosplay ma di dar loro l'accesso solo alla parte superiore del castello, dove c'è tanto spazio e possono sfilare, darsi le mazzate e sudare in completa libertà. mi spiace per tutti gli appassionati di fumetto che invece sabato, scoraggiati dalla ressa, hanno fatto retro-front. e... sì, per la stanza bisogna che si faccia qualcosa! alla prossima

Andrea ha detto...

Ciao Rocco,piacere di averti conosciuto e complimenti per Annetta.
Uno stile ed un modo di raccontare molto toccante,malinconico e nostalgico.Veramente una bella uscita.

rocco lombardi ha detto...

Ciao Andrea,
io maldestramente non ho preso neanche un albo delle nuove uscite di Nicola!
Grazie per i complimenti!
A presto!

alex tirana ha detto...

Caro Roccon
la tua disamina è precisa e appassionata, da essa traspare il tuo amore viscerale per i fumetti.
Si capisce che parli con il cuore e che ci tieni alla questione...
Concordo con te quasi su tutto, sul fatto che i lettori vadano conquistati( e poi abbordati e coccolati), concordo sui cosplayer(hanno rotto le palle), e su Guitar hero(una cagata pazzesca).
La luce: La luce era poca, anzi pochissima e basta vedere la foto con Santucci e Dr. Pira in primo piano, per farsi un'idea...
Per la questione "aria di sfiga" però credo che possiamo ancora fare qualcosa. Per la prossima volta
(...e mi impegno in prima persona) distribuirò coca cola con
l'aspirina a tutti, poi vediamo.
Ti saluto con affetto

rocco lombardi ha detto...

Ciao Alex,
io la sento così poi ci sono anche momenti che manderei tutto a cagher,
ma poi che ci resta?
Coca cola e aspirina non le ho mai provate e da qui ad offrirle...
basterebbero pastarelle e cioccolatini...
a presto.

ilpoverello ha detto...

Non posso che condividere. Dal canto mio, odio i cosplayers, ma mi rendo conto che sono parte integrante delle manifestazioni di fumetti italiane: una parte maggioritaria, tra l'altro. Io separerei le due aree, un po' come avviene a Lucca. Da una parte i comics, da una parte i fuckin' games. L'organizzazione del Comicon - Alino in primis - è comunque ineccepibile; basterebbe aggiustare il tiro su questa cosa per avere un miglioramento netto.
Rocco, era ora che iniziassi a scrivere la tua. Ogni tanto due riflessioni parlano più di foto e tavole.

Lise-Talami ha detto...

Ah Rocco! è sempre un piacere vedere te e il mio maestro di saggezza Mr. Lucciola. In particolare la rivista Ass-ass mi sembra venuta molto bene...

Sull'aria di sfiga hai ragione, me ne rendo conto su di me, alle volte ho la sensazione di imbruttirmi dietro al banchetto; soprattutto poi quando l'illuminazione delle stanze dona a tutto un sapore di cripta.

Probabilmente sarebbe meglio per tutti cercare di organizzarci come forza comune e pensare assieme a degli avvenimenti per vivacizzare piuttosto che aspettare che siano gli altri a farlo, così come di solito (non) avviene. Pensiamoci!

WE ARE ha detto...

alla prossima edizione faremo un bel falò con un paio di cosplayer, così risolviamo tutti i problemi in un colpo solo. a giorni il progetto ass-ass prenderà vita, o almeno credo. lise tieniti pronto, rocco tieniti.

:A: ha detto...

Oppure se passate da Milano organizzate l'evento di presentazione di qualsiasi vostro progetto in Scighera (www.scighera.org). Contattatemi senza problemi tramite il blog.

rocco lombardi ha detto...

Ciao LIse e Talami,
quello che dicevo per l'appunto è che quando promuoviamo le nostre cose non siamo lì solo per vendere altrimenti converrebbe stare dietro altri stand e guadagnare facendo meno sforzi. Sostengo da tempo che bisognerebbe sempre organizzarci da noi. La microfesta improvvisata al comicon è stata una bella botta di vita ed è uscita fuori dal nulla in un clima che certo non invogliava alla festa!
Pensiamoci, pensiamoci.

rocco lombardi ha detto...

Nasty sister prepara per bene ASS ASS che noi siamo pronti!

rocco lombardi ha detto...

Grazie per la disponibilità a :A:, Milano non ce l'ho certo dietro casa ma in previsione di giro largo si potrebbe far tappa...