mercoledì 31 agosto 2016

IL CAMMINO DEI BRIGANTI

Cento km a piedi sul Cammino dei Briganti, tra Lazio e Abruzzo, tra L'Aquila, Avezzano, e Rieti...disegni in cammino sull'orlo del terremoto che ha sfiorato questi luoghi qualche giorno dopo il mio passaggio. L'Appennino dei borghi che vivono solo l'estate e che d'inverno contano poche manciate d'abitanti. I paesi per metà fatiscenti e per metà graziosi. I paesi dove è quasi impossibile vivere, dove non si fa altro che andare via, dove l'unica risorsa è il turismo che a fatica decolla. Paesi di gente ospitale, che hanno tutto nelle mani e negli occhi per tirare a campare ma da generazioni hanno dovuto portare il proprio lavoro altrove... eppure qualcuno resiste e non crede solo nel turismo. L'Appennino è una montagna orizzontale dove ci si può incontrare e dove è possibile reinventare tutto, lontani dalle derive della crescita e della modernità.









Americo, al centro, fa il pastore sulle montagne della Duchessa da quando aveva 7 anni

Sante Marie, da dove comincia il cammino.

Tra Valdevarri e PoggioValle, una grossa quercia cresce sopra una pozza d'acqua

Con la quercia alle spalle guardando verso i monti della Duchessa e il Velino.

Il borgo di Cartore.

La piana del Fucino vista da Rosciolo.




Il lago della Duchessa.














L'eremo di S. Leonardo nel vallone di Fua.


 Costanza, dal 1948 apre e chiude la chiesa di S. Maria in Porclaneta.


Scurcola Marsicana.

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