Tanti anni fa vidi per la prima volta un quadro di Waterhouse in una rivista. C'era il corpo di una donna riverso in strada tra la neve, diversi colombi, dei soldati romani. Il bianco dominante accompagnava il feretro, aveva spessore e delicatezza al tempo stesso. Solo dopo molto tempo scoprii altri dipinti di Waterhouse ed ebbi anche modo di vedere dal vivo uno dei suoi lavori più celebrati. Grazie alle tavole realizzate per il secondo numero di Giuda ho potuto entrare finalmente in maggiore sintonia con le tematiche e le opere dei preraffaelliti. Con questa tavola ho raccontato Jhon William Waterhouse alla mia maniera:
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