sabato 4 settembre 2010

Tra i cerchi del fuoco


Fuochi sulle montagne. Di notte. Con il vento che li spinge a cerchio. Questa volta lambiscono i boschi. Ginestre, mirti e stramma sono già cenere. E' un fuoco, sono più fuochi, divampano sulla mia testa, ne mangio le ceneri, digerisco la distruzione nell'impotenza. Dormo tra i cerchi del fuoco, il sudore alimenta quelli interni, concentrici mi rendono cavo. Averlo tra le mani questo fuoco, spegnerlo in viso, farne carbone nero pece e cancellare tutto quello che c'è a valle. Brucia quello che è brullo e sembra insignificante, brucia il verde al buio ed è terribile. E' di nuovo il momento di cercare altra aria e portare questo fuoco verso una fonte lontana...

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