Per l'occasione porterò in mostra tutte le tavole del libro e ancora farò dediche e disegni per chi lo vorrà...

Dal riformatorio al manicomio alla strada,
Annetta sfugge alle gabbie mentre ne apre altrettante.
La sua tensione per la libertà cresce con l'ostilità che incontra, si esaspera nell'affetto per i
viventi, non trova un luogo unico dove riposare ed è costretta all'errare.
Annetta raccoglie la vita nel calore affievolito dei corpi morenti: lo nutre,
lo protegge, lo porta con sé.
Nei silenzi forzati e in quelli voluti, Annetta è
una storia di immagini in cui provare ad ascoltare i suoni e a costruire i
dialoghi, quelle parole che spesso mancano e con cui abbiamo perso la
dimistichezza.
Annetta forse non può più parlare o forse non vuole più, aguzza
i sensi e ascolta le urla soffocate e
selvagge dell'umanità scomparsa che
cerca nella sua natura animale il suo doppio represso.
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